Con 4,3 miliardi di euro verrà finanziata la Riforma Irpef per il 2024. L’obiettivo è far risparmiare fino a 260 euro all’anno per i redditi entro i 50 mila euro.
Tante novità arriveranno con l’anno nuovo. Tra le più attese le nuove aliquote e i tre scaglioni IRPEF ormai confermati con l’approvazione del Decreto Legislativo di attuazione delle Riforma Fiscale nel Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023.
Il 2024 inizierà con la revisione delle imposte sui redditi delle persone fisiche. Saranno introdotte nuove regole di calcolo con le aliquote che passeranno da quattro a tre. Di conseguenza si ridurranno anche gli scaglioni di reddito. Ma questa non è l’unica novità. La Riforma IRPEF modifica pure le detrazioni fiscali sui redditi da lavoro cambiando la no tax area per i dipendenti. La detrazione fissa riconosciuta per i redditi entro i 15 mila euro salirà a 1.955. Significa che saranno esenti dal versamento delle imposte i lavoratori con redditi sotto gli 8.500 euro e non entro gli 8.145 euro. Per i lavoratori autonomi la soglia, invece, rimane di 5.500 euro. E verranno modificate anche le regole per il calcolo dei requisiti di accesso al Bonus IRPEF, il trattamento integrativo di 100 euro in busta paga (Ex Bonus Renzi). Ma torniamo all’argomento principale, la riduzione degli scaglioni IRPEF con il passaggio da quattro a tre aliquote.
IRPEF a tre aliquote nel 2024: cosa cambierà in busta paga per i lavoratori
Dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2024 le aliquote IRPEF saranno tre e non più quattro. L’obiettivo è arrivare ad un’unica aliquota ma andando per gradi. L’anno nuovo unirà il primo e il secondo scaglione fissando al 23% l’aliquota sui redditi entro i 28 mila euro. Il fine – a detta del Governo – è sostenere i redditi medio-bassi. In realtà nulla cambierà per chi ha un reddito entro i 15 mila euro dato che l’aliquota rimane la stessa già usata nel 2023.
L’impatto maggiore verrà avvertito da chi ha redditi tra 30 mila e 50 mila euro (aliquota del 35%) con un risparmio fiscale di massimo 260 euro. Superando i 50 mila euro (aliquota del 43%) non si otterrà alcun beneficio dato che si subirà un taglio delle detrazioni pari a 260 euro. Per chi rientra nella fascia reddituale tra 15 mila e 28 mila euro – ribadiamo che nel 2024 farà parte del primo scaglione con aliquota del 23% – il risparmio si fermerà a poco più di venti euro.
La riduzione del numero degli scaglioni porterà anche ad un riassetto delle addizionali regionali e comunicali. Inoltre sarà affiancata da interventi re-distributivi sulle detrazioni. Tutto questo coinvolgerà circa 25 milioni di contribuenti.
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