La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto la possibilità per le famiglie di beneficiare di mutui agevolati. Quali sono le condizioni richieste?
La nuova Manovra finanziaria ha previsto delle importanti novità per il settore immobiliare.
È stato proposto un emendamento relativo a una norma sui mutui. In particolare, si vuole consentire alle famiglie numerose di accedere al credito del Fondo di garanzia per la prima casa.
I beneficiari saranno i nuclei familiari con:
L’iniziativa mira a tutelare le famiglie più numerose, che potranno ottenere un mutuo che copre l’80%, l’85% o il 90% del prezzo totale della casa che intendono acquistare.
Il mutuo agevolato potrà essere accordato anche per gli acquisti di immobili che sono oggetto di lavori di ristrutturazione diretti a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile.
Fino al 31 dicembre 2023, la garanzia pubblica è pari al 50%, ma può salire fino all’80% per alcune categorie “prioritarie“, che hanno la precedenza. Nello specifico:
È necessario che tutti questi beneficiari abbiano un ISEE non superiore a 40 mila euro annui.
Particolare importanza ha il rinnovo, con la Legge di Bilancio 2024, di un particolare tipo di mutuo agevolato, ossia quello concesso in favore degli under 36, le giovani coppie, i genitori single e gli inquilini di alloggi Iacp che intendono acquistare la prima casa.
Si tratta di un valido aiuto, soprattutto se si considera l’aumento dei tassi interesse dei mutui, registrato nell’ultimo anno.
Tali categorie di soggetti possono accedere al cd. Fondo di garanzia per la prima casa, che permette anche di calmierare i tassi di interesse sui prestiti. La gestione del Fondo è affidata a Consap (la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici).
La normativa, inoltre, prevede che l’agevolazione può essere richiesta da coloro che non sono proprietari di ulteriori immobili a uso abitativo (anche situati all’Estero). Il finanziamento non può superare l’importo totale di 250 mila euro e la casa per la quale si chiede deve essere adibita ad’ abitazione principale e non deve appartenere alle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi).
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