Il calendario pagamenti IMU è preciso, tuttavia una terza data potrebbe aggiungersi il prossimo febbraio e obbligare ad un nuovo versamento.
L’IMU – sigla di Imposta Municipale Propria – consiste in quella voce di spesa per i contribuenti italiani, istituita dal governo Monti nella manovra cd. Salva-Italia. L’imposta si versa a livello comunale per il possesso dei beni immobili. In vigore dal gennaio 2012, e fino al 2013 è stata operativa anche sull’abitazione principale.
Il pagamento dell’IMU è dovuto dai soggetti che hanno il possesso di immobili, quali i fabbricati diversi dall’abitazione principale (luogo di dimora fisica e residenza anagrafica), le abitazioni principali signorili (ovvero soltanto quelle accatastate nelle categorie “di lusso” A/1, A/8 e A/9), i terreni agricoli e le aree fabbricabili.
Previsto in due date precise nel corso dell’anno solare, il versamento del dovuto a titolo di IMU potrebbe riservare una mini rata extra a febbraio 2024. Di che si tratta? Vediamo insieme.
Rata extra IMU a febbraio 2024: il motivo
Nel dettaglio, i proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni, come pure i titolari di un diritto reale (ad es. uso, abitazione o usufrutto) sono tenuti a pagare l’IMU con il modello F24 e in due rate corrispondenti al 50% dell’imposta annua – o in una sola rata uguale al 100%.
Ma quando si paga l’IMU? Ebbene le due rate scadono il 16 giugno – cd. versamento dell’acconto – e il il 16 dicembre – cd. versamento del saldo. Quest’anno – visto che il 16 era un sabato – la data è slittata a lunedì 18.
Ebbene, come accennato in apertura, nelle ultime ore è emerso un ‘rischio’ di rata extra a febbraio 2024, gravante sui contribuenti obbligati a versarla. Infatti un emendamento alla manovra prevede per i Comuni una specie di proroga in funzione di revisione aliquote. Cosa cambia in concreto? Secondo l’emendamento, chi vive in un Comune che non era riuscito a deliberare gli incrementi con tempestività e credeva di sfuggire alla maggior spesa, dovrà invece versare entro il 29 febbraio una rata extra IMU.
In altre parole se le aliquote aggiornate, dopo il versamento della seconda rata IMU del 18 dicembre, risulteranno superiori a quelle in vigore fino a quel momento, i contribuenti saranno obbligati a versare la differenza (senza interessi e sanzioni).
Mini rata IMU a febbraio 2024 come sanatoria
Ciò rappresenta una sanatoria per le decine e decine di piccoli Comuni italiani che hanno approvato e pubblicato in ritardo, sul sito del Dipartimento delle Finanze, le delibere sugli aumenti aliquote IMU. Ricordiamo infatti che la scadenza era fissata al 28 ottobre.
Le amministrazioni locali che hanno modificato, incrementandole, le aliquote rispetto all’anno scorso – ma non sono riuscite a completare l’iter con tempestività – in caso di mancata mini rata IMU extra, si troverebbero nella situazione di registrare le maggiori entrate per il 2023 – senza tuttavia poter beneficiare dell’aumento proprio perché i contribuenti non lo avrebbero versato. Onde evitare l’ammanco nelle casse locali, ecco spiegato il perché della mini rata IMU a febbraio 2024. Servirà però l’ok definitivo in manovra.