I pesticidi negli alimenti sono un problema per la salute umana, per i possibili effetti nel tempo. Qual è la frutta con più tracce?
I pesticidi sono pericolosi per l’uomo, o almeno vari studi scientifici sostengono che nel lungo termine sia così. D’altra parte però è vero che l’uso di pesticidi negli alimenti è oggi assai diffuso, come pure è ben nota la finalità di queste sostanze chimiche, ovvero proteggere le colture agricole da insetti, malattie e erbe infestanti.
Proprio la presenza di residui di pesticidi negli alimenti, però, solleva e ha sollevato un ampio dibattito sui rischi per la salute umana. Tra i cibi maggiormente ‘ricchi’ di tracce di pesticidi ci sono i vari tipi di frutta, ma qual è quella più contaminata dai pesticidi? Di seguito faremo chiarezza a riguardo.
Frutta contaminata dai pesticidi: l’importanza del dossier annuale “Stop pesticidi nel piatto”
Nel centro del mirino sono finiti i prodotti fitosanitari, ovvero i cd. “fitofarmaci”, noti anche più semplicemente con il termine di pesticidi. Sono prodotti che servono a controbattere alle minacce per le coltivazioni, rappresentata da insetti, acari, funghi, batteri, roditori e non solo – ma hanno degli effetti collaterali dannosi per l’uomo.
A fare luce sulla diffusione dei pesticidi nella frutta è l’annuale dossier “Stop pesticidi nel piatto”, risultato di una collaborazione tra Legambiente e Alce Nero mirata a fotografare la situazione, in tema di pesticidi utilizzati in ambito agricolo. Ebbene secondo questo periodico report esistono quasi 100 sostanze attive provenienti da fitofarmaci, tanto che si può affermare che negli alimenti di origine vegetale che ingeriamo ogni giorno è un continuo sovrapporsi di insetticidi e fungicidi, a cominciare dalla frutta per giungere ai prodotti trasformati. Coinvolte anche le verdure, a dimostrare che anche i vegetariani possono andare incontro agli effetti collaterali legati alla presenza di tracce di pesticidi.
In particolare la frutta è nuovamente la categoria di alimento più colpita dalla presenza di residui. Più del 67,96% dei campioni ne include infatti uno o più, mentre l’88,17% dei prodotti di origine animale è risultato senza tracce di pesticidi.
Qual è la frutta più contaminata?
Ma quali sono i prodotti più colpiti dai pesticidi o loro tracce? Ebbene, questa la classifica in base al citato report:
- pere (84,97%)
- pesche (83%)
- mele (80,67%)
Si tratta dunque di frutti assai diffuse nelle tavole degli italiani, insieme a quelli esotici, ovvero banane, kiwi e mango. In questi ultimi altri dati poco confortanti dato che è stata individuata la percentuale più elevata di irregolarità, corrispondente al 7,41%. Una percentuale assai maggiore delle altre tipologie di alimenti e che indica quella parte dei prodotti che, almeno teoricamente, non dovrebbe essere messa in commercio.
Ecco perché, a livello nazionale, sono applicati dei limiti massimi di residui per i pesticidi negli alimenti, nell’obiettivo di garantire che i livelli siano al di sotto di quanto considerato pericoloso per la salute umana. Al contempo, ricordiamo infine che è sempre buona norma cuocere o lavare con attenzione la frutta comprata, perché ciò potrebbe contribuire ad eliminare proprio i residui di pesticidi.