I docenti riceveranno stipendi tra 3 mila e 5 mila euro netti a dicembre 2023. Solo i precari risulteranno beffati. Scopriamo cosa sta succedendo.
Un regalo di Natale sorprendente per tanti insegnanti. Una ricca busta paga che supera i 5 mila euro netti. Chi sono i fortunati vincitore di uno stipendio da record?
Il personale Ata riceverà circa 3 mila euro mentre gli insegnanti delle scuole secondarie con il massimo degli scatti automatici avranno oltre 5 mila euro netti. Come si raggiungono queste somme così elevate? La busta paga conterrà lo stipendio di dicembre, la tredicesima, l’indennità di vacanza contrattuale con maggiorazione per il mancato rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro e, in più, gli sgravi fiscali se previsti.
Nonostante tutto, secondo il presidente ANIEF Marcello Pacifico mancherebbero circa 4 mila euro da erogare. Ad essere beffati in questi versamenti record i precari. Cerchiamo di chiarire i punti più importanti.
Stipendio e tredicesima erano attesi dal personale scolastico. La sorpresa vera è la maggiorazione dell’indennità di vacanza contrattuale. Questa è stata sbloccata grazie all’ANIEF. Quando un contratto scade, il personale ha diritto ad un assegno pari al 50% dell’inflazione programmata. Nei tre anni di mancato rinnovo del contratto l’inflazione è cresciuta di sedici punti, di conseguenza l’indennità sarebbe dovuta essere almeno di otto punti.
Pacifico sottolinea, dunque, come l’assegno di dicembre conterrà dai 550 ai 1300 euro lordi in base al ruolo del destinatario. Ci saranno le tasse a ridurre le erogazioni ma comunque si tratta sempre di un passo avanti importante. In più le cifre non rappresentano la reale inflazione degli ultimi anni. Gli importi saranno solo una parte di quanto spettante ai docenti e al personale ATA. La stima è di circa 4 mila euro mancanti mentre lo Stato ne dà solo mille.
Marcello Pacifico ricorda come i precari siano esclusi dagli aumenti. Riceveranno l’indennità di vacanza mensilmente durante il 2024. Sul cedolino riceveranno non più dieci euro bensì 90 euro ma rimane comunque una disparità di trattamento tra precari e personale di ruolo che può portare ad un ricorso e all’invio di una diffida.
Un ultimo punto da approfondire riguarda il rinnovo del CCNL che sarebbe dovuto arrivare entro il 2023. I lavori sono ancora in corso. Tante novità sono in fase di approvazione come la formazione del personale, i permessi retribuiti per i precari, la carriera del personale ATA. Si potrebbero aggiungere altri cambiamenti con il rinnovo contrattuale 2022/2024 ma occorre attendere la fine dei lavori per saperne di più.
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