Doppia informazione da conoscere in relazione alla Carta Dedicata a Te. Entro quando occorre effettuare il primo pagamento e a quanto ammonta, ora, l’importo spendibile?
L’INPS ha comunicato nel messaggio numero 4470 del 14 dicembre 2023 l’incremento e l’estensione del contributo economico della Carta Dedicata a Te.
Il Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ha instituito un Fondo per il 2023 con dotazione di 500 milioni di euro da destinare all’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Beneficiari del Bonus le famiglie con ISEE entro i 15 mila euro e minimo tre componenti. L’agevolazione è stata gestita dall’INPS, dai Comuni e da Poste Italiane. Una comunicazione avvisava i contribuenti di procedere con il ritiro della carta prepagata presso un Ufficio di Postale.
Il Fondo è stato incrementato a 600 milioni di euro e l’utilizzo è stato esteso anche all’acquisto del carburante nonché di abbonamenti ai mezzi del trasporto pubblico locale. Il messaggio INPS fa riferimento proprio a questo incremento e all’estensione della misura.
I dettagli del messaggio INPS sulla Carta Dedicata a Te
Nel messaggio si legge come i beneficiari del contributo economico aggiuntivo siano i nuclei familiari con ISEE entro i 15 mila euro presenti nelle graduatorie INPS.
Si tratta dei nuclei che hanno ritirato la Carta Dedicata a Te attivandola entro il 15 settembre 2023 e delle famiglie che per ragioni loro non imputabili non sono riusciti a ritirare e attivare la Carta entro questo termine. L’importo di 382,50 euro sarà integrato di altri 77,20 euro a nucleo familiare.
La somma sarà erogata tramite ricarica della Carta di pagamento e potrà essere utilizzata per comprare beni alimentari di prima necessità oppure per il rifornimento del carburante o per comprare abbonamenti ai mezzi pubblici.
Le famiglie che non hanno ritirato le carte possono ancora procedere a decorrere dal 15 dicembre 2023 e il primo pagamento dovrà necessariamente effettuato entro il 31 gennaio 2024. I soldi, poi, andranno spesi entro il 15 marzo 2024. La carta conterrà anche l’integrazione autorizzata dall’INPS. Poste Italiane dovrà sbloccare le Carte non attivate ma ritirate se non è stato effettuato alcun pagamento entro il 15 settembre 2023. Dovrà anche autorizzare gli Uffici Postali abilitati al servizio alla consegna delle Carte alle famiglie che non hanno ancora ritirato le stesse.
Le proroghe sono state concesse – al pari dell’incremento – per garantire l’attuazione delle finalità di tutela dei nuclei familiari più fragili. Ricordiamo che l’elenco è stato stilato tenendo conto del numero dei componenti della famiglia nonché della data di nascita dei figli più piccoli.